Il Progetto, che si declina mediante un laboratorio, ha il proposito di aprire una Parentesi di Conversazione tra i partecipanti con l’obiettivo di far scaturire una riflessione sui valori che diamo alla vita oggi, avendo la fine in mente.
La possibilità concreta di operare delle scelte esiste
Gli uomini pensano di essere liberi perché sono consapevoli di quello che vogliono, ma non delle cause che li spingono a volere.
Baruch Spinoza
La possibilità concreta di operare delle scelte, sia in anticipo che contestualmente – durante una eventuale esperienza di malattia – sancita con forza dalla Legge 219/2017, pur avendo facilitato la riapertura della discussione sulla dignità del vivere, e di conseguenza del morire, non ha tuttavia determinato la compilazione di massa delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT).
Cosa dicono gli studi internazionali
Gli studi internazionali indicano che, benché la larga maggioranza delle persone ritenga opportuno e importante redigere le DAT, queste non vengano consegnate/registrate poiché non si sa come affrontare il discorso con i propri familiari e le persone più care, passo spesso obbligato per individuare il fiduciario e così renderle legalmente valide.
Un argomento tabù
La ragione di tale mancata opportunità sembra celarsi dietro la difficoltà di parlare non della morte in sé, ma della propria morte, soprattutto con gli altri. Il morire, che tutti consideriamo a livello conscio un processo che appartiene alla vita, diventa così un tabù: il progetto Parentesi di Conversazione. Le Carte delle Volontà parla di vita, ma contempla il morire.
L’attività sotto forma di gioco rende tutto più facile
La modalità interattiva permette infatti di mimetizzare la valutazione di una serie di affermazioni come molto importanti, importanti o poco importanti scardinando le consapevolezze consce; l’attività, percepita come gioco, bypasserà infatti la paura – anche inconscia – e aiuterà a entrare nella dimensione della coscienza per poter finalmente dialogare.
Lo strumento
Le carte personalizzate verranno commentate da una psicologa esperta e verrà aperto un dibattito sull’importanza di sviluppare la capacità di parlare con chiarezza della malattia e delle morte come individui, ciò per poterlo fare poi con le nostre comunità, a partire dalla nostra cui spetta anche il compito di facilitatori della comunicazione.
Che la conversazione abbia inizio
I relatori guideranno i presenti in alcune interazioni durante l’attività, dialogheranno poi su quanto emerso durante l’esperienza condivisa e apriranno un confronto volto a focalizzare i valori che diamo alla vita oggi.
Replicabilità e follow up
Il Progetto, registrato, è replicabile e adattabile ai diversi setting. E’ possibile effettuare un follow up per misurare l’orientamento alla effettiva redazione e deposito delle DAT e l’aumento della consapevolezza.