Oggi è l’11 novembre, giornata molto importante per il movimento delle Cure Palliative. In questa data si ricorda il gesto di San Martino che, di fronte a un soldato smarrito e provato dal freddo inverno, si spogliò del suo mantello per offrirlo al viandante, rendendo il pallium atto di presa a cuore, del prendersi cura dell’altro.
Federazione Cure Palliative – con i suoi 103 ETS affiliati e con la collettività – celebra a livello nazionale la ricorrenza sostenendo l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica per far crescere la consapevolezza del diritto di accesso alle cure palliative per tutte le persone che ne abbiano bisogno. Qualunque sia la malattia, senza alcuna distinzione di età.
Il tema scelto quest’anno è “Il filo dei diritti”. Il diritto a non soffrire, il diritto alla migliore qualità di vita possibile, il diritto alla propria dignità, il diritto ad accedere ai servizi di cure palliative indipendentemente dal luogo in cui si vive. Un filo lungo oltre 1400 chilometri che attraversa tutta l’Italia e tiene unite le nostre organizzazioni, gli operatori, i volontari e tutti i cittadini per sostenere il diritto alle Cure Palliative.
Ma quanto si conoscono le cure palliative?
A fotografare la situazione è un recentissimo studio realizzato da Ipsos per VIDAS in collaborazione con la nostra Federazione per indagare conoscenze, opinioni ed esperienze dei cittadini e dei medici in merito alle cure palliative.
Tra i cittadini emerge con chiarezza un trend positivo relativamente alla crescita della conoscenza sulle cure palliative (CP), in particolare si registra una drastica diminuzione della percentuale di persone che non ne hanno mai sentito parlare (6%).
Tuttavia risulta evidente che la strada da compiere è ancora lunga, come dimostrano alcuni punti critici: il 18% delle persone intervistate esprime false credenze relativamente a cosa sono le CP, ritenendole infatti cure alternative alla medicina tradizionale, cure naturali, cure inutili.
Sai cos’è un Hospice?
Il 44% degli intervistati non ha mai sentito parlare di Hospice; il 57% identifica le CP come cure di fine vita in quanto ritiene che esse siano attivate solo nel momento in cui tutte le cure non hanno più alcun effetto e il paziente sta morendo.
Ricordiamo che le cure palliative, che rappresentano la cura olistica di individui di ogni età con sofferenze dovute a malattie gravi, sono applicabili per tutto il percorso della malattia, a seconda delle esigenze della persona malata, e vengono associate alle terapie che hanno lo scopo di fermare la malattia. Questi gap di conoscenza rischiano di determinare ricadute negative in ordine all’esigibilità del diritto di accesso alle cure palliative con grave impatto sulla qualità di vita di coloro che ne potrebbero beneficiare.
Il ruolo indispensabile del Terzo Settore
I dati dimostrano che il progressivo sviluppo delle reti di cure palliative nel territorio, l’impegno svolto principalmente dagli Enti del Terzo Settore nel campo della sensibilizzazione e diffusione della cultura delle CP e l’avvio del dibattito sul fine vita avvenuto nel corso dell’ultima legislatura (pensiamo all’emanazione della legge 219/17 sul consenso informato e DAT, ma anche alla proposta di legge sulla morte medicalmente assistita), abbiano contribuito ad accrescere la conoscenza sulle cure palliative tra i cittadini e a favorire una sorta di “familiarizzazione” – per lo meno terminologica – nella comunità. E tuttavia, ciò non è ancora sufficiente a fornire informazioni complete ed appropriate su cosa sono le cure palliative, dove vengono erogate, a chi si rivolgono, quando e come possono essere attivate.
Luci ed ombre
A fronte delle criticità messe in luce dallo studio, in piena coerenza con la propria mission, FCP intende sviluppare nel prossimo futuro una pianificazione strategica di attività di comunicazione, sensibilizzazione e informazione al fine di raggiungere gli obiettivi di accrescere la conoscenza e la consapevolezza della cittadinanza sulle CP, tutelare il diritto di accesso alle reti di CP per ogni persona che ne ha bisogno e promuovere un linguaggio comune sui temi delle cure palliative sia nella cittadinanza, sia tra operatori sanitari, sociali e volontari.
Si tratta di una progettualità ambiziosa su cui FCP sta lavorando per favorire il pieno sviluppo del movimento delle cure palliative sul territorio nazionale, sostenendo gli ETS al fine di responsabilizzare comunità, organizzazioni e istituzioni.
Per approfondire i risultati della ricerca: https://www.vidas.it/italiani-e-cure-palliative-quanto-ne-sappiamo/